In merito ai modelli di biciclette elettriche a pedalata assistita, il codice della strada prevede una serie di parametri che le case produttrici devono rispettare, affinché possano considerarsi idonee e non rientrare in altra fattispecie. Le principali disposizioni riguardano le caratteristiche che deve possedere il motore elettrico e la velocità massima. In pratica il propulsore elettrico non deve avere una potenza maggiore di 250W. Mentre la velocità massima, generata dall’assistenza, non deve permettere di andare oltre venticinque chilometri orari. Ciò sta a significare che il supporto alla pedalata diminuisce fino ad arrestarsi quando il conducente si trova in prossimità di quella velocità. Si tratta di biciclette che si possono guidare fin dall’età di quattordici anni, senza dover prendere un’apposita patente.
Si ricorda che le biciclette a pedalata assistita presuppongono che il conducente eserciti un’attività continua sui pedali, allo scopo di promuovere l’aiuto del motore elettrico. L’assistenza avviene a seguito dell’impulso di un sensore. Che può essere di due specie: sensore di potenza o sensore di pedalata. Il primo si trova all’interno del motore e segnala la pressione che viene esercitata sul pedale da parte del guidatore. Quindi permette di porre in essere l’azione del motore quasi istantaneamente. La seconda invece si basa sulla rotazione del pedale ed in base alla sua frequenza il motore elargisce uno specifico sostegno.
Le biciclette elettriche a motore
Questa tipologia si distingue per il fatto che il motore elettrico si attiva indipendentemente dall’azione che si compie sui pedali. Per questo motivo, dal punto di vista del codice della strada, si considerano dei ciclomotori. Si ritengono quindi dei mezzi che possono raggiungere una velocità massima di quarantacinque chilometri orari. Coloro che si apprestano a dotarsi di una bicicletta del genere devono prendere un apposito patentino, oltre a dover immatricolare e assicurare il veicolo. Che per di più deve essere provvisto di specchietti retrovisori e di appositi fari di posizione, al fine di essere ritenuto completamente idoneo alla circolazione su strada. Si possono guidare soltanto con il casco e dopo aver compiuto sedici anni.
Qualora non si adeguassero a tale normativa gli oggetti in esame si potrebbero condurre soltanto all’interno di spazi privati oppure di parchi pubblici. Esiste poi una categoria di biciclette, appartenenti a questa tipologia, che risulta meno potente. In ragione del possesso di una serie di caratteristiche si ritengono molto simili alle biciclette a pedalata assistita. Tuttavia, nei loro riguardi, si riscontra una normativa ancora incompleta.